Eccellenze

Le eccellenze vitivinicole pisane tra tradizione e territorio

Denominazioni dei vini della Provincia di Pisa: DOCG, DOC e IGT

La Provincia di Pisa custodisce un patrimonio enologico di grande valore, con 10 denominazioni ufficialmente riconosciute: 2 DOCG, 5 DOC e 3 IGT. Ogni etichetta racconta una storia fatta di vitigni autoctoni, tradizione secolare e legame con un territorio che si estende dalle colline dell’entroterra fino alla costa toscana.

Tra le DOCG spiccano il Chianti sottozona Colline Pisane, espressione autentica del Sangiovese toscano, e il Val di Cornia Rosso, che unisce eleganza e struttura. Le DOC comprendono eccellenze come San Torpè, con la sua ampia varietà di tipologie, il prestigioso Terre di Pisa, e denominazioni storiche quali Montescudaio e il Vin Santo del Chianti Colline Pisane. A completare il quadro, gli IGT Montecastelli, Costa Toscana e Toscana, sinonimo di versatilità e innovazione, capaci di valorizzare al meglio vitigni locali e internazionali.

Queste denominazioni non sono solo marchi di qualità, ma anche una garanzia di autenticità e tipicità. Rappresentano l’identità vitivinicola pisana e offrono agli appassionati di vino un percorso unico tra cantine, tradizioni e sapori che raccontano l’anima della Toscana più genuina.

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DOCG Chianti Sottozona Colline Pisane
La Denominazione Chianti Colline Pisane nasce nel 1984 e interessa numerosi comuni della provincia di Pisa, tra cui Capannoli, Casciana Terme, Chianni, Crespina, Fauglia, Lajatico, Lari, Lorenzana, Montopoli Valdarno, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, Santa Luce e Terricciola. Il vino può essere commercializzato come Chianti o Chianti sottozona Colline Pisane, anche nella versione Riserva. La sua anima è il Sangiovese, presente dal 70 al 100%, accompagnato da piccole percentuali di vitigni a bacca bianca (fino al 10%) e dai nobili Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon (fino al 15%), che arricchiscono il profilo aromatico e strutturale del vino.
DOCG Val di Cornia Rosso o Rosso della Val di Cornia
La Denominazione Val di Cornia Rosso DOCG, conosciuta anche come Rosso della Val di Cornia, è stata riconosciuta nel 2011 e interessa il territorio di Monteverdi Marittimo, in provincia di Pisa. Questo vino nasce dall’unione di vitigni che rappresentano al meglio la tradizione toscana e le influenze internazionali: il Sangiovese, presente almeno al 40%, si armonizza con Cabernet Sauvignon e Merlot, che possono arrivare fino al 60%. Sono ammessi anche altri vitigni a bacca rossa, fino a un massimo del 20%, con l’unica esclusione dell’Aleatico. Il risultato è un rosso intenso, elegante e ricco di personalità, capace di esprimere la complessità e la forza del suo territorio.
DOC San Torpè
La Denominazione Val di Cornia Rosso DOCG, conosciuta anche come Rosso della Val di Cornia, è stata riconosciuta nel 2011 e riguarda il territorio di Monteverdi Marittimo, in provincia di Pisa. Nasce dall’unione del Sangiovese, presente almeno al 40%, con Cabernet Sauvignon e Merlot, che insieme possono raggiungere il 60%. Sono ammessi anche altri vitigni a bacca rossa fino a un massimo del 20%, escluso l’Aleatico. Ne deriva un vino intenso ed elegante, capace di esprimere la ricchezza del territorio con struttura, equilibrio e una forte personalità.
DOC Terre di Pisa
La Denominazione Terre di Pisa DOC, nata nel 2011, interessa un ampio territorio che comprende comuni come Fauglia, Crespina, Lari, Chianni, Capannoli, Palaia, Peccioli, Terricciola, Casciana Terme, Ponsacco, Pontedera, Montopoli Valdarno, Lajatico, San Miniato, Orciano Pisano, Lorenzana e Santa Luce. Cuore della produzione è il Sangiovese, che nel Terre di Pisa Sangiovese deve raggiungere almeno il 95%. Accanto a questo, il Terre di Pisa Rosso nasce da un assemblaggio in cui Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah concorrono per almeno il 70%. Vini intensi e strutturati, che esprimono al meglio l’identità vitivinicola pisana.
DOC Vin Santo del Chianti sottozona Colline Pisane
La Denominazione Vin Santo del Chianti sottozona Colline Pisane DOC è stata riconosciuta nel 1997 e si estende sullo stesso territorio del disciplinare del Chianti, incluse le sue sottozone. Considerata una delle espressioni più pregiate della tradizione toscana, propone diverse tipologie di grande valore. Il Vin Santo del Chianti e il Vin Santo del Chianti Colline Pisane, anche in versione Riserva, nascono da Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga, utilizzati da soli o insieme, con una percentuale minima del 70%. Accanto a queste versioni, l’Occhio di Pernice, con almeno il 50% di Sangiovese, si distingue per intensità e complessità aromatica.
DOC Montescudaio
La Denominazione Montescudaio DOC, tra le più antiche della provincia di Pisa, è stata riconosciuta nel 1976 e interessa i comuni della Val di Cecina come Casale Marittimo, Castellina Marittima, Guardistallo, Montecatini Val di Cecina, Montescudaio, Riparbella e Santa Luce. La produzione è ricca e diversificata: dai rossi, tra cui il Montescudaio Rosso (anche Riserva, con almeno il 50% di Sangiovese) e i monovarietali di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese (minimo 85%), ai bianchi come il Montescudaio Bianco, a base di Trebbiano Toscano (minimo 50%), e le versioni in purezza di Chardonnay, Sauvignon e Vermentino. Completa l’offerta il tradizionale Vin Santo.
DOC Colli dell' Etruria Centrale
La Denominazione Colli dell’Etruria Centrale DOC è stata riconosciuta nel 1990 e copre lo stesso territorio del disciplinare del Chianti, comprese le sottozone. Versatile e rappresentativa della varietà toscana, include numerose tipologie. I rossi e i rosati prevedono almeno il 50% di Sangiovese, mentre i bianchi si basano sul Trebbiano Toscano con la stessa percentuale minima. La gamma comprende anche il Novello, anch’esso con Sangiovese minimo al 50%. Tra i vini da dessert spiccano il Vin Santo, anche Riserva, da Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga (minimo 70%), e l’Occhio di Pernice, prodotto con almeno il 50% di Sangiovese.
IGT Montecastelli
La Indicazione Geografica Tipica Montecastelli, riconosciuta nel 2006, interessa i comuni di Castelnuovo Val di Cecina, Volterra e Pomarance, nell’Alta Val di Cecina. Giovane e dinamica, questa denominazione valorizza il territorio con una gamma ampia di vini bianchi e rossi. Oltre a etichette fresche come il Montecastelli Bianco, il Rosso e il Rosso Novello, spiccano i monovarietali di Sangiovese, Merlot, Canaiolo, Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, ciascuno con una presenza minima dell’85%. Tra i bianchi, non mancano il Trebbiano Toscano, la Malvasia Bianca Lunga e il Vermentino. Una denominazione flessibile, che unisce tradizione e creatività.
IGT Costa Toscana
La Indicazione Geografica Tipica Costa Toscana, nata nel 2010, copre un ampio territorio che va dalla costa all’entroterra pisano, includendo numerosi comuni come Vecchiano, San Giuliano, Pisa, Fauglia, Crespina, Lari, Casciana Terme, Terricciola, Orciano Pisano, Santa Luce, Chianni, Riparbella, Montescudaio, Guardistallo, Casale Marittimo, Capannoli, Palaia, Peccioli, Lajatico, Montecatini Val di Cecina, Monteverdi Marittimo, Calcinaia, Ponsacco, Pontedera e Cascina. Versatile e dinamica, consente la produzione di bianchi, anche frizzanti, abboccati o dolci, rossi e rosati, pure frizzanti. Include anche Novello, passiti e vini da vendemmia tardiva, con possibilità di indicare il vitigno in etichetta.
IGT Toscano o Toscana
La Indicazione Geografica Tipica Toscana, conosciuta anche come IGT Toscano, è stata istituita nel 1995 ed è oggi una delle denominazioni più diffuse, estesa a tutto il territorio della provincia di Pisa. Offre ai produttori grande libertà creativa, mantenendo saldo il legame con la tradizione toscana. La gamma è ampia: bianchi, rossi e rosati, anche nelle versioni abboccato e novello, oltre a tipologie frizzanti. Rientrano inoltre i passiti da uve appassite e i vini da vendemmia tardiva, ottenuti da uve stramature. Versatile e dinamica, l’IGT Toscana rappresenta un contenitore di stili, capace di esprimere vini giovani e freschi o etichette strutturate e complesse.
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#schiettoè

Il valore della sincerità nel calice e nelle relazioni

Perché “Schietti”?

Il termine schietto non è stato scelto a caso: racchiude l’essenza della manifestazione e del vino pisano. Significa sincero, autentico, diretto. È il modo in cui i produttori raccontano il loro lavoro, senza artifici, e il modo in cui il vino si presenta al pubblico, libero da filtri e compromessi. Partecipare a Pisani più Schietti significa vivere un’esperienza genuina, fatta di trasparenza, passione e verità.

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